Facevamo “il deserto”: erano giorni belli, in amicizia tra ragazzi e con Dio, spensierati davvero ma con il pensiero di fare qualcosa di bello per il prossimo. E poi, tra riflessioni, canti, gite chiassose e film, ecco “il deserto”: un giorno intero di lavoro, anche duro, nella campagna dietro il convento dove stavamo per le vacanze estive, ma sempre in silenzio.
Tempo fa sono ripassato nel paese di quel convento ma non l’ho trovato e neppure ho cercato indicazioni su Google o chiesto informazioni: sono andato oltre. Come oltre siamo andati da quel “deserto”, tutti quanti – spensierati ragazzi di allora – finiti chissà dove.