Gli italiani? Più poveri ma anche più “spreconi”, con 13 miliardi di cibo nella spazzatura. Emerge dal Rapporto dell’Osservatorio Waste Watcher e oggi Avvenire vi dedica una pagina. Con qualche buona pratica di recupero e redistribuzione, però, che andrebbe seguita. Come quella messa in campo a Verona da Acli e Ali.
Credenti e politica: nuovi percorsi
L’impegno politico dei credenti è al centro della relazione del professor Giuseppe De Rita al convegno organizzato, oggi a Roma, dalla Pastorale sociale e del lavoro del Lazio della Conferenza Episcopale regionale.
Nell’occasione, a De Rita viene conferito anche il Premio Rerum Novarum, dedicato a Leone XIII, il grande pontefice originario di Carpineto Romano. Ne scrivo oggi su Avvenire.
Le monache “contadine” e quell’agrumeto eccezionale, nel centro di Roma
Le monache di clausura Agostiniane del monastero dei Santi Quattro Coronati curano un agrumeto eccezionale nel centro di Roma, tra San Giovanni e il Colosseo, mai come quest’anno ricco in limoni, arance, mandarini. Per il loro sostentamento, ma soprattutto per esaltare le bellezze del Creato. Ne scrivo su Avvenire di oggi.
L’edicola di Frosinone che resta aperta, anche grazie alla diocesi
Parole d’Avvento/ 22 – ATTESA
Attesa del Bambino che nasce. Ma Natale è anche l’attesa di un sorriso, di una vita che (ri)diventa a colori, di un abbraccio, di una stretta di mano un po’ più forte, di un parente che chiama e da quanto tempo non lo faceva, di un amico che torna e di un altro che finalmente si fa sentire, di uno squillo inatteso, di un messaggio che stavolta anticipa il tuo, di un regalo insignificante ma fatto con il cuore. Di un sorriso…
Parole d’Avvento/21 – BRACCIA
Questo foto (scattata nella chiesa di Tecchiena Castello) è un po’ vecchia, però mi piace rivederla ogni tanto perché si scorgono soprattutto le braccia del Cristo e della Croce. E cosa fa un bambino quando ha paura, ma anche quando è felice? Chiede ai genitori di essere preso in braccio, oppure corre tra le loro braccia.
Parole d’Avvento/20 – LETTERINA
Parole d’Avvento/19 – OCCHIALI
Parole d’Avvento/18 – PALLONCINI
Parole d’Avvento/17 – FIENO
Ieri sera ho toccato un po’ di fieno: giusto il necessario per aiutare a pulire la mangiatoia e sgrullare una tovaglia, alla veglia di Natale dei giovani. Ma non ricordo da quanto tempo non ne toccavo: ci sono un po’ cresciuto in campagna, tra i gigli del campo che non lavorano e non filano eppure il Signore li veste meglio di un re. Però poi ne ho perso i sapori, gli odori, i colori: l’umiltà delle cose semplici.