Ieri al Tg5 è passato un servizio – di lacrime e colore – sugli addii al calcio o comunque alle squadre dove s’è giocato per anni, per decenni: De Rossi, Barzagli, anche Pellissier del Chievo, ovvero l’attaccante che con i suoi gol – ma ancor prima con l’attaccamento alla maglia per quasi 20 stagioni – ha fatto diventare un quartiere di Verona una realtà del calcio che conta.
E’ però mancato un riferimento ad Ignazio Abate, che pure domenica scorsa ha giocato a San Siro l’ultima con la maglia del Milan in quello stadio. E lacrime, e cori dei tifosi, com’è giusto che fosse.
Non ho sotto mano le statistiche, ma credo che Abate abbia vinto più di Pellissier. E comunque non è questo quello che conta. Perché continuiamo ad innamorarci del calcio proprio perché giocano tanti Pellissier. Come Ignazio Abate.