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Cercasi laici

Sono sempre di meno quelli che animano le comunità. Stanchezza e problemi quotidiani prevalgono, ma il loro ruolo è indispensabile nella Chiesa. E allora serve ripartire

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Inutile negarlo, nascondersi dietro un dito o – peggio – far finta di niente: c’è un po’ di stanchezza in quei laici che danno una mano, e a volte anche tutte e due, nelle “cose di Chiesa”. La fotografia che possiamo scattare anche nelle nostre comunità non lascia grossi dubbi: nelle parrocchie sono sempre di meno i laici che si danno da fare e affiancano i sacerdoti nelle varie incombenze pastorali. Tanti servizi oramai non vengono più prestati, diverse attività sono ridotte al lumicino se non addirittura scomparse perché non c’è più chi le anima. Anche quelle più comuni fanno fatica. Due esempi su tutti: i catechisti sono sempre di meno, i volontari delle Caritas parrocchiali pure. Chi scrive ha approfondito il discorso con diversi sacerdoti, che hanno il polso della situazione, e la sintesi è una sola: la gente ha tanti problemi – familiari, di salute ma soprattutto economici – e ha sempre meno tempo per “le cose di Chiesa”. Il tutto si riflette anche tra associazioni e movimenti e neppure qui si riesce a trovare forze come una volta. Certo, non tutto è da buttare e, così come non sono tollerabili infingimenti, neppure va drammatizzata la situazione. Però serve parlarne, rifletterci su, analizzare il fenomeno e, senza la presunzione di servire ricette, offrire qualche soluzione.

D’altro canto, i laici hanno identità e missione ben precise all’interno della Chiesa.

Dal Concilio Vaticano II in poi, si è sviluppato un interessante dibattito sul ruolo dei laici nella Chiesa, qualcuno ha parlato anche di “teologia del laicato”, e i toni positivi hanno prevalso su quelli fuorvianti: raramente la corresponsabilità è stata intesa come un’invasione di campo o, di converso, come una messa ai margini. Sempre più si fa strada il concetto del laico come “cristiano testimone”. E allora potrebbe essere questo un punto di ri-partenza: dare testimonianza come si può, anche se la stanchezza è tanta, se è difficile arrivare alla fine del mese, se prepari il pacco per i poveri e pensi che stai per diventarlo anche tu. E cercare l’aiuto della comunità, senza isolarsi né isolare. Guardando ai santi – primi testimoni – capaci di ridestarci il significato che forse stiamo smarrendo. Giovanni Paolo II, a proposito di santi, nella Lumen Gentium parlava di “vocazione” all’essere laici, con lo scopo di “cercare il Regno di Dio, trattando le cose temporali ed ordinandole secondo Dio”.

La Vita sulla scena

Un Artista – un Uomo – che porta in scena anche figure come quella di don Tonino Bello. O che pensa ad un film sulla vita di don Ernest Simoni, per 30 anni martirizzato dal regime comunista albanese.

Ecco Sebastiano Somma, che questa settimana intervisto per “Credere”.