Libri di scuola sbertucciati negli scatoloni
Vecchie canzoni che stornelli solo tu
Pure gli amori se ne sono andati via
E le figurine di una piazza nessuno colleziona più
Ritagli di giornale nella mente, offuscata di sigarette altrui
e ore nel sonno, di sonno perse.
Potrei ricordare altro, se altri avessero uguale desiderio.
E camminare ancora, ma l’àncora mai gettata
è ancora lì, sulla barca ondeggiante di paure
(queste sì ritrovate).
Fissi lo sguardo, assassino di troppi volti:
neanche le voci sono le stesse, silenziate
nei viali sdrucciolevoli del cimitero di paese.
I sogni diventano illeciti adesso
arruffati nei capelli radi:
parole smarrite, e mica le ritrovo
nelle tasche di taccuini e cappotti fuori moda.
Delle partite perse senza giocare
manca l’applauso finale
di tanto correre, inseguito da parole
che inseguivo.