Non c’è notte che non sopporti
Angosciose speranze
Dell’uomo che
Cerca speranza:
già bambino
di mille silenzi,
il silenzio di Dio non l’ha mai trovato
nelle pieghe di una vita
poi dispersa
nelle malinconie.
Non c’è alba che non sorprenda
Queste malinconie
“Non c è alba che non sorprenda
Queste malinconie”
La clausola conclusiva della tua poesia, Igor, è una sintesi straordinaria del dramma esistenziale dell’uomo, spirale che si snoda inesorabilmente tra i due poli del dolore che attraversa l’esistenza e della meraviglia che accompagna l’esserci.
A te un forte abbraccio, amico mio.
Alfonso