Malato, cura “me” stesso

Oggi è la Giornata mondiale del malato.  So che a qualcuno quello che sto per scrivere farà storcere il muso, ma a me piacerebbe una “Festa del malato”. Perché solo i malati sanno stare al mondo e nel mondo, vicini alla croce di Cristo. E quando riusciamo a metterci accanto ad un malato, anche noi gustiamo un pezzo, un anticipo di Paradiso: basta lasciarsi cullare dalla loro Fede.

La malattia spesso è il centro e al centro dell’amore: quando un uomo e una donna si sposano, l’invito è a stare assieme e a sostenersi anche “nel dolore e nella malattia”. Così si fortifica una unione d’amore.

Papa Francesco per questa Giornata ha indicato l’esempio di Madre Teresa di Calcutta. Ecco, credo sia bellissimo accostare il senso della malattia alla Carità, alla Povertà, che non è solo quella materiale.

Anche per queste cose ogni tanto sento il desiderio di andare a trovare un malato, perché mi curi da presunzione ed egoismo.

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