Un nuovo inizio

Il 2019, attese e speranze. E come Chiesa locale subito due appuntamenti: la Marcia della Pace a Sgurgola e un incontro sul Cammino di Santiago ad Alatri

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Un nuovo anno spesso coincide, almeno nelle intenzioni, con un nuovo inizio. Da bambini sono promesse del tipo “non lo faccio più”: Da adulti il più delle volte diventano speranze. E non è detto che non vada bene: la speranza muove i cuori, spesso li fa correre e comunque li rimette in cammino. Ecco, come comunità ecclesiale abbiamo bisogno di continuarlo questo cammino. E di invitare ed accogliere sempre più persone a camminare con noi.

Le ragioni profonde della gioia di un nuovo anno che inizia le spiega molto meglio il nostro vescovo Lorenzo nella riflessione alle pagine 2-3 e dove, tra l’altro, esorta così: < Il passaggio da un anno all’altro costringe il cuore nostro a prendere posizione e a decidere da che parte stare. Più che il registro del lamento e della rivendicazione, muoviamo quello della riconoscenza e della lode per tanti doni e, soprattutto, per quello della speranza basata sulla fede nella promessa di Dio. Entriamo nel nuovo tratto di tempo che ci viene donato con una fede di figli, non di ragionieri>.

Qui invece vogliamo brevemente rimarcare due eventi di inizio anno che coinvolgono questa Chiesa locale e hanno proprio il sapore genuino, come un buon pane fragrante, della marcia, del camminare insieme. Iniziamo da Sgurgola dove sabato 26 gennaio, nel primo pomeriggio, si terrà la tradizionale “Marcia della pace”, promossa dall’Azione Cattolica diocesana. Il tema di quest’anno è: <La buona politica è al servizio della pace>. Un argomento che non ci dovrebbe far dormire la notte, tante e tali sono le contingenze odierne riferite sia alla politica che alla pace.

Ad Alatri invece, presso la parrocchia di San Francesco, domenica 27 alle 18.30  si parlerà del Cammino di Santiago, con uno dei padri Guanelliani che, insieme alle religiose dello stesso Ordine, curano proprio questa missione. Ogni anno sono tanti i giovani, ma non solo, che partono anche dalla nostra Diocesi per mettersi su quel Cammino: farci raccontare le ragioni di quel loro muoversi, potrebbe dare un senso anche al nostro.

(Un’ultima annotazione: con questo numero, “Anagni-Alatri Uno” entra ufficialmente nel suo ventesimo anno di vita. Anche per questo giornale si tratta di continuare un cammino. E farlo tutti insieme sarà ancora più bello).

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