Il tradimento è qualcosa di sottile, proprio come uno di quei fili sui quali vanno a posarsi gli uccelli. Solo che, fateci caso, gli uccelli poi non cadono mai da quei fili. Noi, invece, precipitiamo nei gorghi del tradimento, dell’inimicizia, del non amore, senza più un filo al quale aggrapparci, perché il nostro viene spezzato da quella sete irrefrenabile di possedere qualche moneta in più. “Uno di voi mi tradirà” è l’ultima chiamata, di questo Mercoledì Santo e di ogni giorno, che corre su quel filo. Per riannodare il quale basterebbe un po’ di amore.