Nuove e pesanti minacce emergono dalle carte del processo che il 15 settembre verrà celebrato a Siracusa a carico di 4 persone, accusate di aver costruito una macchina del fango contro il giornalista Paolo Borrometi, da anni costretto a vivere sotto scorta per gli “avvertimenti” della mafia. E la Federazione della stampa è pronta a costituirsi parte civile. Ne scrivo su Avvenire di oggi