Lo sguardo è “la parte del corpo” forse più importante: quando abbiamo vergogna, è lo sguardo che abbassiamo. Io da ragazzino lo facevo per nascondere il viso brufoloso: ora, da grande, abbasso spesso lo sguardo del cuore per non far vedere le mancanze. Oppure per non vedere, e basta.
Eppure uno sguardo, ripieno di un bel sorriso, è quella medicina che può far bene a chi è malato di solitudine. Servirebbero delle scuole – con la Madonna come unica docente – per insegnare come si (s)guarda. Oppure fermarsi, in ginocchio, davanti ad un Crocifisso che ti guarda.