Scrivete, scrivete: qualcosa (forse) resterà

Nelle belle pagine di Agorà, e nella rubrichetta del venerdì “Da riscoprire”, oggi Avvenire ripropone un libro che ho amato tanto e che proprio due o tre settimane fa ho riletto, tutto in una sera. Si tratta del “Manualetto pratico a uso dello scrittore ignorante”, di Filippo Tuena (scrittore, va da sé, per nulla ignorante e che, anzi, maggior fortuna meriterebbe).

Ecco, tutti quelli che aspirano (e spesso… spirano – toccate ferro – senza riuscire) a diventare scrittori,. queste pagine dovrebbero leggerle, ingurgitarle per bene (spero che alla Mattioli del buon Paolo Cioni ne abbiano ancora copie a sufficienza per chi volesse ancora ordinarlo, visto che la mia edizione risale al 2010).

Dopo aver divorato questo manualetto, a voi l’ardua scrittura. Oppure il lasciar perdere.

 

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