Stavolta c’è un vento strano:
porta le note di un carillon
e regala il sonno di bambini
a chi dorme da anni.
E altri bambini
hanno lasciato un foglietto
come usava un tempo:
“ai nostri nonni”;
ma il vento questo non lo strappa,
piuttosto sigillo al marmo freddo
di una notte calda.
* * *
Il nostro era il Natale
della letterina sotto al piatto
e della lenta attesa della scoperta;
adesso accelero i passi verso l’uscita,
tra mille altri sepolcri che paiono uno solo:
il vento della nostalgia mi tiene comunque caldo
in questa notte fredda.
(Natale 2019, al cimitero)